Salmi 11:2

Capitolo 11

La lotta e il trionfo di Davide contro la forte tentazione di non fidarsi di Dio e di ricorrere a mezzi indiretti per la propria sicurezza, in un momento di pericolo

Versetti 1-7

Coloro che temono veramente Dio e lo servono, sono invitati a riporre la loro fiducia in Lui. Il salmista, prima di dare conto della sua tentazione di diffidare di Dio, riporta la sua decisione di confidare in Lui, come quella per cui era deciso a vivere e a morire. Il credente, pur non essendo terrorizzato dai suoi nemici, può essere tentato dalla paura dei suoi amici di abbandonare il suo posto o di trascurare il suo lavoro. Essi percepiscono il suo pericolo, ma non la sua sicurezza; gli danno consigli che sanno di politica mondana, piuttosto che di saggezza celeste. I principi della religione sono le fondamenta su cui sono costruite la fede e la speranza dei giusti. Dobbiamo tenerli saldi contro ogni tentazione di incredulità, perché i credenti sarebbero disfatti se non avessero Dio a cui rivolgersi, Dio in cui confidare e la beatitudine futura in cui sperare. La prosperità dei malvagi nelle loro vie malvagie e malvagie, le difficoltà e le angosce in cui a volte sono portati gli uomini migliori, misero alla prova la fede di Davide. Non abbiamo bisogno di dire: "Chi salirà in cielo per portarci un Dio in cui confidare? La parola è vicina a noi, e Dio nella parola; il suo Spirito è nei suoi santi, quei templi viventi, e il Signore è quello Spirito. Questo Dio governa il mondo. Noi possiamo conoscere ciò che gli uomini sembrano essere, ma Dio conosce ciò che sono, come il raffinatore conosce il valore dell'oro quando lo ha provato. Si dice che Dio prova con i suoi occhi, perché non può sbagliare o essere imposto. Se affligge le persone buone, è per metterle alla prova, quindi per il loro bene. Per quanto i persecutori e gli oppressori possano prosperare per un po', essi periranno per sempre. Dio è un Dio santo e quindi li odia. È un Giudice giusto e quindi li punirà. In quale orribile tempesta i malvagi sono portati via dalla morte! A ogni uomo è assegnata la parte del suo calice. Peccatore impenitente, segna il tuo destino! L'ultimo appello al pentimento sta per essere rivolto a te, il giudizio è vicino; attraverso la cupa ombra della morte passi nella regione dell'ira eterna. Affrettati dunque, o peccatore, verso la croce di Cristo. Come stanno le cose tra Dio e le nostre anime? Cristo è la nostra speranza, la nostra consolazione, la nostra sicurezza? Allora, e non altrimenti, l'anima sarà portata avanti in tutte le sue difficoltà e conflitti.

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